LA VAPORWAVE


La Vaporwave è forse il genere musicale nostalgico per eccellenza. L'avreste mai detto? È concettualmente molto simile al Dungeon Synth, del quale vi ho parlato nello scorso articolo.

Si tratta infatti di una corrente artistica che riprende ed enfatizza i cliché musicali dei dungeon dei videogiochi fantasy degli spot televisivi e della cultura consumistica degli anni '80 e '90.

La Vaporwave nasce all'inizio degli anni '10, come parodia a suon di meme del consumismo occidentale. La sua estetica prende di mira il futuro di ricchezza e prosperità che aleggiava come una promessa negli spot commerciali di tutte le TV occidentali, mescolandola con l'astrattismo dei primi screensaver di Windows.

E come fare la parodia di una cosa così ampia e vaga come il mondo pubblicitario di due decadi? Beh, ci sono molti modi: riprendere sonorità e ritmi in voga in quegli anni può essere una strada; ma spesso e volentieri gli artisti Vaporwave prendono e manipolano elementi tagliati direttamente dall'audio degli spot dell'epoca e li sottopongono a operazioni di pitch shifting e time stretching.

E se ve lo steste chiedendo: sì, ciò fa sì che la Vaporwave sia un genere musicale di fatto ai limiti della legalità.

Altra caratteristica rilevante: la Vaporwave è una corrente nata su Internet ed è strettamente legata ai fenomeni propri della Internet culture e delle sottoculture sviluppatesi online. Dalla remix culture al seapunk, l'esplorazione del mondo legato all'estetica Vaporwave può trascinarvi in un vortice senza fine nell'affascinante mondo delle sottoculture internettiane.

 

Dunque abbiamo capito che la parola chiave è “nostalgia”: la Vaporwave esprime la nostalgia per un futuro promesso e mai concretizzatosi, tramite rimandi a un passato che prometteva prosperità e innovazione tecnologica per tutti.

 

Per capire davvero la Vaporwave, una bella doccia di compilation di vecchi spot pubblicitari può essere d'aiuto!

 

1 – SURFS PURE HEARTS (2011)

 

Secondo alcuni, la nascita del termine Vaporwave è da collegarsi proprio a quest'album.

Pare che il termine sia stato utilizzato per la prima volta da un utente anonimo in una recensione di questo lavoro, probabilmente su turntable.fm. Leggenda e verità si confondono nell'internet.

 

2 - MACINTOSH PLUS – FLORAL SHOPPE (2011)

 

Forse l'album  Vaporwave più famoso che sia mai stato realizzato. Si tratta di un lavoro di Ramona Andra Xavier, artista che pubblica musica con diversi pseudonimi (probabilmente Vektroid è il suo nome d'arte più noto dopo Macintosh Plus) e uscito per Beer On The Rug, una piccola etichetta indipendente.

Fun fact: se cercate quest'album su YouTube, probabilmente lo troverete col nome scritto in caratteri giapponesi. Sì, anche questo fa parte dell'estetica Vaporwave.

Il brano più famoso dell'album è probabilmenteリサフランク420 / 現代のコンピュー (da leggersi: Lisa Frank 420 / Modern Computing ). Chiedete a qualche nerd della musica elettronica se conosce la Vaporwave, e probabilmente inizierà a cantarvi questo pezzo.

Macintosh Plus ha sfornato diversi altri classici del genere. Particolarmente consigliato anche Home™ (2013), o Neo Cali (2011), se volete provare ad ascoltare Vektroid.

 

3 – BLANK BANSHEE – BLANK BANSHEE 0 (2012)

 

Altro mostro sacro di questo mondo, Blank Banshee ha debuttato con quest'album ricco di sample preso da diverse fonti, in pieno stile Vaporwave.

Probabilmente la traccia più nota dell'album è Teen Pregnancy, utilizzata in un sacco di video simpsonwave. La simpsonwave è uno stile di video che ha avuto un breve periodo di gloria tra il 2016 e il 2018 e, se ve lo state chiedendo, è strettamente correlato ai Simpson di Matt Groening.

Si potrebbe dire che la simpsonwave sia un sottogenere della Vaporwave, ma tale affermazione sarebbe inesatta.

Diciamo che per fare simpsonwave bisogna fare un montaggio di scene dalle prime stagioni dei Simpson, metterci un sacco di filtri ed effetti visivi in modo da dare l'idea di una vecchia videocassetta rovinata e appiccicarci della musica Vaporwave in sottofondo.

Eccovi un esempio di video simpsonwave, fatto con Teen Pregnancy di Blank Banshee:

 

4 – 2814 - BIRTH OF A NEW DAY (2015)

 

2015: la Vaporwave ormai ha 4 anni. In questi pochi anni, il resampling di materiale pre-esistente ha comunque iniziato ad annoiare alcuni degli artisti interessati a cimentarsi col genere. Birth Of A New Day è un album che non fa utilizzo di sample pre-esistenti, ma si incanala con assoluta continuità nel solco già tracciato dalle pubblicazioni Vaporwave precedenti.

L'album è stato in grado di attirare anche l'attenzione di Rolling Stone, ed è oggi considerato un cult della Dreampunk. Sì, siamo di fronte a un altro sottogenere della Vaporwave.

Il lavoro è stato pubblicato dalla Dream Catalogue, una delle più note etichette promotrici di musica Vaporwave.

Il focus è sulle atmosfere urbane, su suoni in grado di richiamare alla vita cittadina vista in un'ottica sospesa e sognante. Come se Debussy si fosse fatto di acidi prima di aprire Ableton Live.

 

5 – SAINT PEPSI – HIT VIBES (2013)

 

Ecco l'ennesimo sottogenere della Vaporwave: il future funk, un filone che riprende ritmi più vicini al funk e al city pop giapponese.

 

6 – MACROSS 82-99 - SAILOR WAVE (2013)

 

Un album future funk che abbonda di sample da vecchie hit del pop giapponese. Anzi, forse sarebbe meglio dire che Sailor Wave è un vero e proprio album di remix in stile future funk di classici del pop nipponico.

D'altronde, se tutta la Vaporwave ha un legame con il mondo giapponese grazie all'influenza degli anime dagli anni '70 in poi, nel future funk questo rapporto si fa ancora più stretto.

Non a caso i videoclip future funk tipicamente non sono altro che gif con Sailor Moon o Lamù che ballano in loop. E… sì, anche questo è stato un fenomeno diffusosi su YouTube, come quello dei video a base di scene dei Simpson. E, nella miglior tradizione dell'iperclassificazionismo internettiano, anche per questo fenomeno youtubesco è stata coniata un'etichetta apposita. Indovinate quale…? Sailor Wave, ovviamente!

 

7 – DISCONSCIOUS – HOLOGRAM PLAZA (2013)

 

Musica da ascensori presa, riempita di riverberi e condita con sample di batteria dal panning talvolta bizzarro.

D'altronde, il futuro promesso dalla cultura del sogno americano aveva in sé una sottile esaltazione dell'estetica di quelli che Marc Augé chiama nonluoghi: supermercati, ascensori… Luoghi di attesa, di transizione e senza relazioni tra gli individui che vi si muovono.

Una premessa invitante per qualsiasi artista Vaporwave.

 

8 – BISSOMULTIMEDIA X MICROBRIXIA - +39 0372 1786632 (2018)

 

Questo non è un semplice album. È una vera e propria esperienza Vaporwave. Un'esperienza che chiunque può vivere telefonando al numero nel titolo dell'album.

Questa bizzarra compilation è frutto della collaborazione tra BissoMultimedia (artista cremonese trasferitosi a Osaka) e MicroBrixia, collettivo di musica chiptune (con occasionali incursioni nella Vaporwave) attivo fino a pochi anni fa in terra bresciana.

I suoi membri sono perlopiù ancora tutti attivi anche se, trattandosi all'epoca di studenti fuori sede, sono ora sparpagliati in giro per la penisola.

 

9 – QUADRATOX – YOU ARE ALONE, IS THIS THE END? & HYPNAGOTHEQUE (2022)

 

Restiamo in Italia con il fiorentino QuadratoX (meglio noto come ), uno di quegli artisti che ha usato in maniera particolarmente evidente l'estetica Vaporwave come scusa per partire a esplorare percorsi sonori che spesso sfociano nello sperimentalismo elettronico.

Se album You Are Alone, Is This The End? sono forse (e sottolineo forse) più vicini alla classica estetica Vaporwave, album come Hypnagotheque strizzano l'occhio tanto a Macintosh Plus quanto a Jean-Michel Jarre.

 

 

10 – DEATH'S DYNAMIC SHROUD – DARKLIFE (2022)

 

I Death's Dynamic Shroud sono un trio famoso soprattutto per l'album I'll try living like this, considerato un classico del Vaporwave. Sample da vecchi videogiochi, brani k-pop e hit degli anni '90, rimontati in un sound che non manca di omaggiare l'ambient techno alla Aphex Twin.

Il loro ultimo lavoro, DarkLife, è un esempio magistrale di Vaporwave perfettamente contestualizzata nel 2022 (a ben 11 anni dalla nascita del termine!) e adattata a sonorità e gusti più moderni. Se siete DJ EDM (o meglio ancora, IDM) probabilmente potreste trovarci qualche traccia utile ai vostri set.